Secondo una tradizione orale avvalorata dal Febonio, nell’alto medioevo, sulle tre pendici angolari dei monti che sovrastano l’Altipiano, furono erette tre torri, rispettivamente una a Rovere, l’intermedia a Rocca di Mezzo e la terza a Rocca di Cambio, per proteggere meglio la valle dalle scorrerie degli invasori. Non sappiamo con precisione quando e dove precisamente sia sorto il primo nucleo abitativo di questo importantissimo centro del comprensorio delle Rocche. Probabilmente venne edificato tra l’VIII-IX secolo quando, sotto le spinte delle invasioni barbariche, i primi rocchigiani sentirono la necessità di rifugiarsi su di un colle e costruire una cinta fortificata per difendersi e una torre di avvistamento.
Nel 1115 nella Bolla di Papa Pasquale II che fissa il confine tra la Diocesi dei Marsi e Forcona al Rio Gamberale, è menzionato il feudatario Damesio; Rocca Demesio è annoverata tra i castelli della Badia Sublacense al limite della Diocesi dei Marsi. Nel 1112 Rocca di Mezzo appartiene a Bernardo d’Ocre. Ai primi del 1200 la comunità era contesa dai grandi feudatari per la riscossione delle decime. Nel 1251 Rocca di Mezzo appartiene a Corrado IV. Nel 1253 Rocca di Mezzo è tra i castelli fondatori della città di L’Aquila. Nel 1254 appartiene al conte Ruggero di Celano figlio di , Tommaso. Nel 1255 da un atto si apprende come alcuni vassalli ottengono la loro liberazione dai Signori feudali di Rocca di Mezzo trasferitisi anch’essi all’Aquila. Nel 1268 Rocca di Mezzo con Rocca di Cambio si schiera dalla parte di Carlo I d’Angiò contro Corradino. Nel 1270 i Vassalli di Rocca di Mezzo ricevono l’ordine di pagare tutte le loro sovvenzioni ed i loro servizi al conte Ruggero di Celano. Nel 1313 risultano censite le seguenti quattro chiese: S. Nunzio, S. Antonio, S. Leunzio e S. Maria. Nel 1347 Rocca di Mezzo viene saccheggiata e nello stesso anno vengono rafforzate le fortificazioni a seguito delle distruzioni apportate da Carlo di Durazzo e dalle truppe ungheresi.
Nel 1407 Re Ladislao ordina al capitano Giovanni de Portis di sottrarre Rocca di Mezzo alla giurisdizione del capitano dell’Aquila.
Nel 1423 Braccio da Montone pone l’assedio a Rocca di Mezzo ma l’espugna solo l’anno dopo.
Nel 1431 Amico Agnifili, nativo di questa terra, eletto vescovo dell’Aquila fa ricostruire la Chiesa a ridosso del Castello.
Nel 1442 Rocca di Mezzo chiede ad Alfonso d’Aragona di essere richiamato direttamente al Demanio.
Nel 1495 Rocca di Mezzo viene occupata da Fracasso Sanseverino per il Re Carlo VIII di Francia’ ma viene poi recuperata per il Re di Napoli Ferdinando dal duca Fabrizio Colonna.
Nel 1528 Sciarra Colonna entra nel castello di Rocca di Mezzo con Gino Caracciolo e si rifortifica.
Nel 1529 Rocca di Mezzo viene assegnato in feudo al capitano Garcia Manriquez.
Nel 1534 Garcia Mauriquez vende il paese ad Alfonso Piccolomini d’Aragona.
Nel 1577 Rocca di Mezzo è posseduta da Camillo Antonelli.
Nel 1595 in un’attestazione del magistrato aquilano si specifica che Rocca di Mezzo è terra grande murata ed è ripartita in quattro rioni.
Nel 1658 muore Pompeo Colonna, feudatario della terra, senza eredi ed i suoi beni vengono devoluti alla corte. Nel 1663 il Re vende Rocca di Mezzo al Principe di Palestrina Maffeo Barberini. Nel 1807 aboliti i feudi, i successori di Maffeo Barberini rimangono possessori pacifici di Rocca di Mezzo. Nel 1814 il comune di Rocca di Mezzo, da cui dipendono i comuni riuniti di Rocca di Cambio, Terranera, Fontavignone e Rovere, appartiene al circondario di S. Demetrio.Nel 1879 il municipio sciaguratamente fa demolire gli avanzi del vecchio castello compresa una torre. Nel 1895 Rocca di Mezzo si stacca da S. Demetrio e riconquista la piena autonomia amministrativa.